Dipendenza
La comunità è una scuola di vita. Una scuola dove imparare a riprendere in mano la propria vita.
La dipendenza da droga, alcol, gioco, sesso, ecc. porta inevitabilmente alla morte. Se non immediatamente a quella fisica, sicuramente a quella psicologica. Mancanza di stimoli, di voglia di vivere, di intraprendenza, di coerenza, di costanza.
Incapacità a relazionarsi in modo sano, paure, sensi di inferiorità, traumi e ferite del passato. Problemi familiari, incomprensioni, violenze. Tante sono le cause che portano a cadere nel vizio, in qualsiasi sua forma. Si diventa un morto che cammina.
Che cammina in una realtà che non si vuole accettare, di cui non si trova il senso.
Si decide quindi, più o meno consapevolmente, di fuggirla e di cercare solo e unicamente quello che sembra ci faccia stare bene, che sembra difenderci da ogni possibilità di vivere la frustrazione, il rifiuto, la responsabilità, l’impegno, il sacrificio.
Tutto, subito, gratis e dovuto.
Su questi pilastri poggia la vita di chi vive la dipendenza. Con tutto quello che ne consegue.
Le dipendenze, le sostanze, sono l’ultimo dei problemi. Sono solo il campanello di allarme di un qualcosa di più grave, di un’infezione più pericolosa, alla quale è necessario arrivare per poter veramente vivere.