Il percorso
Puntare il dito verso noi stessi, fare un gesto di umiltà, scegliere la verità ed accettare che il problema non è al di fuori ma dentro di noi è l’inizio del cammino di recupero.
I tre pilastri fondamentali che sostengono e guidano la nostra Comunità sono la condivisione, la preghiera ed il lavoro. Le regole comunitarie sono quegli strumenti che ci aiutano a camminare verso la libertà e ad uscire dal libertinaggio: fare quello che si vuole, quando e come si vuole non è libertà, è essere schiavi di sé stessi, delle proprie passioni e delle proprie pulsioni.
Gli orari che scandiscono regolarmente le nostre giornate ci aiutano a vivere la quotidianità in tutte le sue sfaccettature, sia positive che negative.
Il tempo che passa è il tempo che abbiamo per ricominciare, per cambiare, per rinascere.
Le responsabilità e le varie attività ci aiutano essere attenti, ad amare quello che abbiamo e quello che facciamo, a sviluppare quel senso di appartenenza che porta ad amare il posto in cui si vive, a prendersene cura, a renderlo accogliente. Partiamo con le cose materiali per imparare a farlo anche con la nostra vita, per imparare a prenderci cura di noi stessi e dell’altro. In Comunità lo facciamo attraverso il confronto, l’aiuto, il supporto psicologico, incontri individuali e di gruppo.